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Nell’era digitale, avere una presenza online è fondamentale per le aziende. In Italia, purtroppo, oltre il 70% delle piccole e medie imprese trascura questo aspetto. Sebbene i modelli di business delle multinazionali siano molto più complessi e articolati di quelli delle aziende più piccole, ci sono almeno 8 lezioni di marketing che le medie imprese possono apprendere dai big della tecnologia per migliorare la propria attività e presenza sul mercato.
La popolarità di grandi marchi, come Google, Amazon, Apple e Meta, a livello mondiale è data, tra le altre cose, dalla costruzione di una brand identity forte e immediatamente riconoscibile.
Questi marchi hanno una mission chiara e definita e un’identità coerente e consistente, con cui veicolano e rafforzano i valori del brand. Un noto esempio è Apple: quando le persone acquistano un prodotto della mela più famosa al mondo, sanno di ottenere un dispositivo di alta qualità, innovativo e dal design elegante, che evoca sentimenti di importanza ed esclusività. Le piccole imprese dovrebbero imparare a costruire una brand identity distintiva e a comunicarla su tutti i canali di marketing in modo coerente.
Non è un segreto che Google abbia raggiunto una crescita esponenziale grazie alla cultura dell’innovazione. Ciò che può fare la differenza tra un’azienda di successo e una destinata a fallire col tempo è la capacità di adattamento e di creare prodotti o servizi innovativi. È indispensabile adattarsi alle esigenze del mercato e del proprio target di clienti, fornendo soluzioni che soddisfino bisogni mutevoli. Anche le piccole e medie imprese dovrebbero adottare questa strategia per restare competitive nel tempo ed evitare di diventare obsolete.
Le big tech mettono al centro di tutto l’esperienza dell’utente. Questo fattore è il motore propulsore del business, perché senza clienti soddisfatti non c’è mercato, il che si traduce in zero guadagni per l’azienda e il futuro fallimento. Invece, le aziende tecnologiche multimilionarie investono molte risorse nella facilità di utilizzo del proprio prodotto o servizio, nell’assistenza clienti e nell’offerta di soluzioni che risolvono i bisogni della clientela in modo efficiente. Un esempio infallibile è
Amazon, che ha reso il processo di acquisto incredibilmente semplice. L’errore che tante piccole imprese commettono, invece, è quello di concentrarsi solo sul proprio prodotto, senza tenere in considerazione la reale esperienza dell’utente.
Il successo delle grandi aziende tecnologiche è dato anche dalla capacità di analizzare i dati e utilizzarli per soddisfare le esigenze della propria clientela. Grazie a queste analisi, le big tech possono capire come gli utenti usano i prodotti e individuare eventuali punti critici che generano malcontento. In questo modo, possono prendere decisioni informate e consapevoli, migliorando il proprio prodotto o servizio. Un esempio è Facebook, che utilizza i dati per personalizzare l’esperienza dell’utente e fornire annunci mirati.
Potreste pensare che, essendo nel mondo della tecnologia, sia normale per le big tech investire in strumenti di sicurezza informatica solidi e robusti. In realtà, qualsiasi azienda dovrebbe farlo, che si tratti di colossi tecnologici o di meccanici di provincia. Questo perché nessuno è al sicuro dai rischi che si incontrano sul web. Una violazione informatica, infatti, può avere un impatto negativo sull’immagine del marchio e ledere la fiducia che i clienti ripongono nell’azienda.
Se non si hanno grosse risorse da investire nella sicurezza informatica, è possibile adottare delle semplici regole di base, tra cui:
In un mercato affollato, differenziarsi dai competitors determina la durabilità e il successo del business. Specializzarsi in un dato settore e aprire un nuovo mercato (di cui diventare leader, possibilmente) è il segreto dei colossi tecnologici. Ad esempio, Tesla ha saputo differenziarsi nel mercato automobilistico grazie all’innovazione delle auto elettriche, unita al bisogno impellente di veicoli più sostenibili. Non a caso, infatti, quando pensiamo alle macchine elettriche, il primo brand
che ci viene in mente è proprio Tesla. Anche le piccole e medie imprese dovrebbero trovare caratteristiche uniche nel proprio prodotto e servizio, che permettano loro di distinguersi dagli altri fornitori nel proprio mercato di riferimento.
I social media sono uno strumento di marketing estremamente efficace, che le big tech sanno utilizzare abilmente. Permettono di raggiungere un pubblico più ampio, coinvolgere direttamente i propri clienti e rafforzare la presenza dell’azienda online. Colossi come Facebook, Instagram e X (Twitter) ne sono la prova inconfutabile. Anche le piccole aziende dovrebbero implementare l’utilizzo dei social media per promuovere i propri prodotti con gli annunci pubblicitari, connettersi con la propria community e costruire la consapevolezza del brand.
Fare marketing serio significa sviluppare una strategia efficace, ancor prima di definire i dettagli del prodotto da immettere sul mercato. Infatti, senza una ricerca accurata sul pubblico di riferimento, anche la migliore idea potrebbe non vendere. Capire chi sono i clienti, cosa vogliono e come prendono le decisioni è fondamentale. I colossi tecnologici sviluppano strategie di marketing efficaci perché:
La maggior parte delle piccole e medie aziende italiane non investe in un piano marketing strutturato. Così facendo, purtroppo, si perdono una grossa fetta di mercato.
Credits: @engage.it
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