
Una novità: Twitch.
E una conferma di quanto emerso dall’ultima rilevazione: gli italiani usano i social network soprattutto per guardare cosa pubblicano gli altri e al massimo ricondividere contenuti altrui (48 per cento, 33 se si prende in considerazione la fascia d’età 12-17 anni).
La percentuale di chi è attivo con post, foto e video di suo pugno è pari al 12 per cento e sale al 15 se si guarda ai giovanissimi. Sono i risultati dell’annuale ricerca Italiani e social media di Blogmeter, azienda di integrated social intelligence che ha intervistato 1.703 residenti in Italia dai 12 ai 74 anni iscritti ad almeno un social network.
Importanti le tempistiche
Come spiega al Corriere il direttore della ricerca Alberto Stracuzzi presentando i risultati in anteprima: «Abbiamo chiuso le rilevazioni in gennaio e i dati non sono condizionati dalla pandemia di coronavirus». Se così non fosse avremmo assistito all’impennata delle piattaforme di chat e videoconferenze causata dal lockdown e confermata dal successo di Zoom, da 10 a 300 milioni di utenti quotidiani in poche settimane, e dall’assalto a Facebook, che in Italia in marzo ha visto crescere le chiamate di gruppo del 1.000%, come dichiarato da Mark Zuckerberg in occasione della presentazione della trimestrale che segna il raggiungimento di 3 miliardi di utenti per le app di Menlo Park.




Anche pre-virus, Facebook si conferma il social network preferito dall’utenza social nostrana: lo cita il 90 per cento del campione preso in considerazione, rispondendo alla domanda «A quali di questi social sei iscritto e usi regolarmente».
Le app di Menlo Park svettano anche nella graduatoria delle iconcine di messaggistica: 97 per cento per Whatsapp e 80 per Messenger. Tornando ai social propriamente detti, come li chiama Blogmeter (e come si vede nella foto in alto), Youtube è sul secondo gradino del podio con l’89 per cento, ma Zuck torna sul terzo con il 73 di Instagram, che cresce in modo più sostenuto dei rivali, come riscontrato lo scorso anno (quando era al 71 per cento) .
Continua anche la progressione di TikTok, usato dal 16 per cento degli utenti con una prevalenza nella fascia d’età 15-24, anche se il rivale — per età degli utilizzatori — Snapchat lo supera ancora con il 18 per cento.
Come detto
La novità in classifica con il 12 per cento è Twitch: piattaforma di livestreaming di videogiochi acquistata da Amazon nel 2014 e, come TikTok, gettonata fra i più giovani.
La vitalità del settore è confermata dal recente lancio da parte di Facebook di un prodotto analogo, Go Live.
E dal fatto che, secondo TwitchTracker, dall’inizio della pandemia, a fine febbraio, Twitch ha trasmesso 2 miliardi di ore di partite di videogiochi.
Nella graduatoria delle app di messaggistica è Telegram a continuare a crescere: dal 39 per cento dello scorso anno al 46 del 2020. Skype continua a scendere, al 58 per cento, ma c’è da scommettere che con Sars-Cov-2 sarebbe andata diversamente.
La ricerca si concentra inoltre sull’influenza sulle decisioni di acquisto: prima di comprare qualcosa, il 38 per cento del campione si ispira a quello che legge sui social e il 29 a quello che dicono gli influencer.
La somma supera il 47 per cento che si affida alla pubblicità in tv e il 57 che preferisce il passaparola analogico. Ad aver cambiato idea su un prodotto, secondo i dati, è il 19 per cento.