Il Marketing di Influenza, ad oggi più conosciuto come Influencer Marketing è un ramo della strategia comunicativa di un’azienda che si concentra sulla credibilità di un brand quando esso si associa al potere di passaparola affidato a persone influenti sul proprio mercato di riferimento. Un’industria che ha vissuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, quando la capacità di influenza di certi personaggi è sensibilmente aumentata a fronte della crescita dei media, in primis i social network.

La definizione di influencer

Secondo la World of Mouth Marketing Association, un influencer è “una persona o gruppo di persone che possiede un potenziale più elevato della media di influenzare gli altri, data la frequenza delle sue comunicazioni, le capacità persuasive personali e le dimensioni del proprio pubblico sui social network”. Spiegato in termini di marketing, l’influencer è quel personaggio che è in grado di essere autorevole e dimostra particolari competenze per lo specifico settore aziendale per cui si espone pubblicizzandone prodotti e servizi e, allo stesso modo, ha un bacino di “seguaci” abbastanza ampio e fedele che si affida a ciò che egli propone. L’influencer è inoltre un valido conoscitore delle dinamiche dei social, dei quali sa sfruttare appieno gli algoritmi per incidere positivamente con le sue azioni sulle dinamiche dell’azienda per cui presta servizio.

Influencer Marketing

Tipologie di Influencer

Nell’ambito del marketing e della comunicazione sono state ad oggi identificate 5 differenti categorie di Influencer:

  1. Celebrità: sono i cosiddetti VIP, che devono la loro influenza e credibilità sul pubblico, alla carriera costruita negli anni, nel mondo del cinema, della musica, della televisione. Sono i più costosi da ingaggiare e non sempre garantiscono risultati sicuri. I contenuti che condividono maggiormente sono rivolti al Product Placement, foto personali o lavorative in cui figurano i prodotti da pubblicizzare.
  2. Influenzatori: sono coloro che lavorano sul web in qualità di blogger e youtuber e che hanno elevata credibilità e una community fedele. Il loro punto di forza sta nell’aver fatto dei social il proprio lavoro, conoscendone da cima a fondo algoritmi e dinamiche. Hanno un elevato numero di follower e interazioni (like, commenti, condivisioni) che per l’azienda si possono tradurre in conversioni.
  3. Micro influencer: molto simili a quelli appena descritti, si dedicano però a mercati ben più di nicchia e locali. I micro influencer sono spesso ben più apprezzati di chi ha grande pubblico, perchè più vicini alla realtà delle persone comuni a cui si rivolgono.
  4. Opinion Leader: sono figure con alto potere persuasivo in grado, per professione e naturale carisma, di dirigere l’attenzione e il pensiero dell’opinione pubblica su alcuni argomenti piuttosto che altri, generando consenso e interazioni. Sono l’ideale per sensibilizzare le community.
  5. Content Creators: sono tutte quelle nuove figure professionali che si occupano della creazione di contenuti digitali e che puntano all’ottima qualità dei propri prodotti foto e videografici. Non lavorano veicolando i loro contenuti sui social, ma li forniscono direttamente alle aziende, spesso diventando loro stessi degli ottimi influencer agli occhi del pubblico che li segue.

 

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